Sgamato

SgamatoOrmai venivo scopato da tutti gli inquilini dell'appartamento in cui abitavo per frequentare l'università.Lamberto, il ragazzo con cui avevo fatto sesso per la prima volta in quinta superiore e grazie al quale avevo scoperto che mi piace prenderlo nel culo ( https://it.xhamster.com/stories/la-m...a-volta-855959 )Alberto, l'arrogante coinquilino proprietario dell'appartamento in cui vivevamo, scelto da me e Lamberto per stare assieme e continuare a scopare la sera, il quale aveva scoperto che io e Lamberto tutte le sere, in stanza da soli, ci facevamo delle gran scopate e che mi prese sotto ricatto, volendo farmi il culo in cambio del suo silenzio ( https://it.xhamster.com/stories/il-ricatto-859397 ) e dal quale all'inizio subii contro voglia ma poi scoprii che mi piaceva anche con lui quindi, in gran segreto quando gli altri non erano in casa, mi facevo sborrare in culo godendomi le sue attenzioni.E infine Dario, il ragazzo con il fisico da boscaiolo e il fare da montanaro, che a dire di Alberto gli aveva confessato di desiderare il mio culo, così in un week end in cui rimanemmo soli in appartamento lo provocai fino a finirci a letto per poi scoprire che in realtà, ad Alberto, non aveva mai detto niente ma tant'era che ormai quando capitava di rimanere soli la mia dose di sborra la prendevo anche da lui ( https://it.xhamster.com/stories/ma-q...o-troia-860501 )Il fatto era che Lamberto non sapeva degli altri ed era convinto di essere l'unico ad avermi. Secondo me qualcosa su Alberto lo sospettava perché più volte aveva fatto battute del tipo "cerca di non farti scopare anche da lui, se ci riesci" nelle occasioni in cui partiva per andare a casa e mi lasciava solo in appartamento con lui, nulla invece sospettava di Dario, che per via del suo comportamento schivo e riservato non destava nessun "sospetto".Fu al mio rientro da un week end a casa che tutto cambiò, aprii la porta e trovai tutti e tre i miei maschi in soggiorno completamente nudi sul divano a guardare la televisione, rimasi di stucco per un attimo poi chiesi: "beh? Che succede?"Lamberto si rivolse a me con tono calmo e pacato dicendomi: "abbiamo un problema, Gabri, e adesso dobbiamo parlarne quindi spogliati e siediti sul tappeto"."Ma perché dobbiamo parlarne nudi?" chiesi."L'hai combinata grossa e non sei nella condizione di fare domande, spogliati e siediti sul tappeto" disse Alberto intervenendo nella discussione.Obbedii diligentemente all'ordine e mentre mi spogliavo loro tre facevano commenti molto spinti su di me, era chiaro quale fosse il problema, si erano parlati ed avevano scoperto che ero la troia di tutti."Credo sia chiaro l'argomento, Gabri" disse Lamberto, "ma ora devi essere sincero e dirci la verità, perché nessuno di noi è geloso, certo io ci sono rimasto un po' male ma è passata, alla fine tra me è te non c'è mai stato nessun patto di fedeltà, dico solo che avresti potuto dirmelo perché magari prima di leccare il tuo culo avrei voluto sapere se ci aveva appena sborrato Alberto, ma è poi così grave, sei stato con qualcun altro oltre a noi tre?"."No" risposi."E adesso come decidiamo chi se lo prende?" esordì Dario."Ma perché deve per forza prenderselo qualcuno? ce lo scopiamo a turno, no?" disse Alberto."No, veramente sarebbe mio dato che me lo sono sverginato e ce l'ho in camera mia" disse Lamberto.Continuarono a discutere per un po' mentre io stavo li, al centro della stanza, sentendomi l'oggetto della contesa, la cosa un po' mi disgustava e un po' mi eccitava, alla fine il culo era il mio e la decisione sarebbe dovuta spettare a me, ma per i miei contendenti questo doveva essere fuori discussione ed ogni volta che provavo ad intervenire venivo zittito con le parole: "taci tu, troia!".Poi mi mandarono in camera e mi dissero di aspettare li finché non si fossero accordati su cosa fare di me, rimasi sul mio letto nudo ad aspettare cercando di pensare nelle mani di chi dei tre avrei preferito finire finché si aprì la porta e vidi la faccia seria di Dario che mi disse: "vieni di la".Mi fecero sedere ancora al centro della stanza, sul tappeto e Lamberto iniziò a parlare:"Dunque, pare che io non sia l'unico a cui piace il tuo culo ma in teoria sono quello che ha più diritto ad averti, visto che ti ho sverginato e portato qua, ma è anche vero che io e te abbiamo stretto il patto secondo cui doveva essere solo un gioco e lo è stato finché il nostro segreto non è stato scoperto, io ti voglio ancora, Alberto ti vuole ancora e Dario pure, quindi abbiamo deciso che continuerai ad essere la ragazza di tutti."Accetto" risposi.Lamberto alzò gli occhi al cielo ed esclamò: "che troia! per fortuna che non sei una femmina!, non c'è niente da accettare, è così e basta, sei in torto con tutti noi e ti avanza anche di pensare che potresti non accettare? Adesso però dobbiamo punirti, abbi almeno la decenza di fingere di non volere".Mi fecero piegare in avanti sul tavolo della cucina e mi legarono le caviglie ai suoi piedi, così da costringermi a tenere le gambe aperte, poi Alberto prese alcuni oggetti e me li mise davanti sul tavolo, c'erano un accendino, una bottiglietta di salsa piccante, del sale, una bottiglia di alcol, una candela, una s**tola di preservativi una melanzana e dei dadi, poi disse: "Ti benderemo poi tireremo i dadi, chi farà il punteggio più alto ti infilerà il cazzo nel culo e tu dovrai indovinare chi è, se indovinerai lui te lo infilerà di nuovo e ti scoperà fino a venire, ovviamente dovendo lasciare pulito per gli altri non ti verrà dentro, poi tireremo di nuovo e rimanendo in due per te diventerà più facile indovinare, se non indovinerai invece ti verrà inflitta una penitenza, il gioco finirà quando tutti e tre avremo sborrato almeno una volta".Senza nemmeno aspettare che mi esprimessi sulla cosa mi bendarono e sentii il rumore dei dadi cadere sul tavolo al quale avevo le caviglie legate, nessuno fiatava per evitare che le loro voci mi dessero degli indizi.Era il momento, sentii una mano infilarsi fra le mie natiche e spalmarmi il gel lubrificante, era sicuramente la mano di Lamberto, ci scopavo da quasi due anni ormai e il suo modo di toccarmi l'avrei riconosciuto ovunque, non doveva essere difficile riconoscerli in quanto Dario aveva il cazzo più grosso di tutti, Lamberto mi teneva sempre per i fianchi e Alberto aveva un modo molto rude di prendermi.Ma mi sbagliavo, sentii la prima cappella appoggiarsi al mio ano poi con una spinta secca e meccanica quel cazzo si infilò dentro di me, emettei un gemito e nello stesso tempo subito uscì, io pensai che per depistarmi mi avessero fatto spalmare la crema da Lamberto per poi farmi penetrare da un altro perché il modo così rude di entrare non era il suo quindi dissi: "Alberto".Scoppiarono a ridere e Alberto disse: "no, non sono io, quindi adesso ti tocca la penitenza".Sentii la voce di Lamberto dire: "perché non facciamo che chi lui chiama per sbaglio sia quello che gli infligge la penitenza?", gli altri accettarono.Alberto quindi si mise dietro di me e mi tirò due forti sculacciate, una per ogni natica.Poi sentii cadere di nuovo i dadi sul tavolo per tre volte e mi preparai a ricevere la seconda penetrazione e forse anche la seconda penitenza.Un grosso cazzo si infilò nel mio culo e mentre ce l'avevo ancora dentro gridai: "Dario!""E brava la nostra puttanella!" esclamò Alberto, "è stato facile, vero? Ha un cazzo enorme!".Nel frattempo senza dire niente Dario mi afferrò con forza per i fianchi e iniziò a farmi il culo in maniera molto brusca, quando stette per venire tolse il cazzo da dentro di me, si sedette a cavalcioni del tavolo davanti alla mia faccia, mi afferrò la testa e mi mise il cazzo in gola sborrandomi in bocca.Adesso Dario era fuori dal gioco quindi anche se non fossi riuscito a riconoscerli avevo il cinquanta per cento di probabilità di indovinare fra Alberto e Lamberto.Tirarono i dadi e nuovamente uno si mise dietro di me, forse sarei riuscito ad evitare che usassero la bottiglietta di salda piccante, sapevo bene cosa ci avrebbero voluto fare e sapevo che era un'idea di Lamberto perché una volta vedemmo assieme un film porno in cui una ragazza veniva inculata dopo che il suo partner si fu messo il preservativo e ci ebbe spalmato sopra quella salsa, la poveretta urlava e piangeva dal dolore e da quella volta lui mi diceva sempre: "se mi fai arrabbiare ti inculo col peperoncino", doveva essere davvero arrabbiato con me.Toccò ad Alberto mettermelo nel culo ma avevo appena preso il cazzo di Dario, sbagliai e non lo riconobbi, pensai che fosse arrivato il momento del peperoncino poiché avendolo scambiato per Lamberto toccava a lui punirmi, invece decise di prendere la melanzana, calzarci sopra il preservativo e allargarmi ancora di più il culo con quella.Fu molto doloroso perché non ebbe nessuna pietà e nessuna pazienza, potevo riconoscere la sua rabbia e la sua delusione verso di me mentre mi spingeva quella cosa dentro con forza e dicendomi: "prendi, puttana!" per gli altri era un gioco, ma per lui era diventata una vendetta.Mi tolsero la melanzana dal culo, tirarono i dadi di nuovo e sentii nuovamente un cazzo entrarmi dentro, ormai rispetto alla melanzana a mala pena lo sentivo, tirai ad indovinare e dissi: "Alberto", almeno se avessi sbagliato mi avrebbe punito lui, perché era ovvio che la prossima mossa di Lamberto sarebbe stata il peperoncino."E brava la nostra puttanella!" esclamò, poi mi afferrò per i fianchi e cominciò a scoparmi con forza, mentre lo faceva sentii Lamberto dirgli: "sborragli pure dentro tanto io userò il preservativo, non ho voglia di toccare ancora con il mio cazzo quella puttana.Quelle parole mi fecero più male della melanzana e, forse, anche di quello che avrei subito da lui di li a poco.Alberto si svuotò le palle dentro di me e il mio culo era talmente dilatato che come sfilò il cazzo persi subito tutto il suo sperma sul pavimento. Fu molto umiliante."E' tutto tuo, come avevamo deciso dall'inizio, adesso glielo possiamo dire che i dadi erano una farsa" esclamò Alberto scrollandosi sopra di me le ultime gocce di sperma che gli erano rimaste nel cazzo."Si ma togliamogli la benda" disse Lamberto, il mio Lamberto, quello che dopo "essermi scivolato nel culo" la prima volta si scusava e diceva di avermi fatto una cosa orribile, adesso provava nei miei confronti tanta rabbia da volermi fare male per forza."Vado a prendere la telecamera, aspetta un attimo" disse Alberto.A quel punto tentai di ribellarmi dicendo: "no ragazzi, il filmino no, per favore!"."E invece si" disse Alberto, "sarà la nostra assicurazione, non filmerò le nostre facce ma la tua si".Alberto iniziò a filmare, Lamberto si mise davanti a me, calzò il preservativo e prese la bottiglietta di salsa al peperoncino, poi mi disse: "lo sai cosa sto per fare, vero?".Feci cenno di si con la testa aspettandomi che se la sarebbe spalmata sul cazzo, invece si posizionò dietro di me e fece cadere subito alcune gocce direttamente sul mio ano.Urlai dal dolore, bruciava in una maniera insopportabile e Dario, per evitare che i vicini sentissero, accese la televisione ed alzò il volume, poi si mise nuovamente a cavalcioni sul tavolo ed approfittò per scoparmi la bocca mentre subivo quella tortura, Alberto sadicamente filmava tutto.Lamberto mi infilò la boccetta, senza il tappo, nel culo e la strizzò versandone parte del contenuto dentro al mio intestino.Il dolore fu talmente intenso che non riuscii nemmeno a gridare, poi mi afferrò per i fianchi e mi infilò il cazzo nel culo.Ogni volta che faceva su e giù nel mio retto sembrava che un coltello male affilato dovesse iniziare a tagliarmi da li dentro per aprirmi in due, urlavo dal dolore e piangevo dal dispiacere perché il mio amico, quello che la sera si infilava nel mio letto con la complicità che tanto mi piaceva, adesso mi stava punendo per essere andato con gli altri e probabilmente quei momenti gioiosi di sesso fra me e lui non ci sarebbero più stati.Fino a prima ero stato la sua ragazza che faceva la puttana con altri due, adesso ero semplicemente la puttana di tutti.Finalmente sborrò nel preservativo, sfilò il cazzo da dentro di me ma il dolore rimase, Dario si tolse dalla mia bocca e si mise dietro di me menandoselo fino a sborrarmi sulla schiena, a quel punto Alberto passò la telecamera a Lamberto, mi slegò le caviglie dal tavolo liberandomi e io mi lasciai cadere sul pavimento, si mise in piedi davanti a me e mi disse che dovevo succhiargli il cazzo, obbedii rialzandomi e mettendomi in ginocchio davanti a lui, cominciò a schiaffeggiarmi col cazzo mentre la telecamera riprendeva tutto, me lo infilò in bocca un po' di volte poi mi sborrò sulla faccia.Capii che la punizione era finita e corsi in camera, mi misi sul letto col culo dolorante, distrutto, pensavo che non avrei mai più voluto prenderlo ed ero sicuro che Lamberto non mi avrebbe più voluto.Sentivo i miei coinquilini in salotto confabulare, ridacchiare e commentare il video che avevano fatto e adesso stavano guardando, poi sentii Alberto urlare verso Lamberto: "E dai, vai da lui, cazzo! se non vai a consolarlo vado io e lo invito a trasferirsi da me, che ho anche il lettone matrimoniale, così me lo scopo io tutte le sere".Li sentii discutere un po' e quasi mi venne un colpo quando Lamberto rispose: "no, mi fa schifo!".Alberto alzò la voce ulteriormente con lui e lo ammonì: "ma che cazzo dici!? Non è la tua ragazza, scopate solo per divertimento così come ci siamo divertiti con lui anche io e Dario, ma è un ottimo amico e un bravo ragazzo, sapevi che non sarebbe stato tuo per sempre, prima o poi avrebbe trovato una ragazza oppure qualcuno, come è successo con noi, si sarebbe accorto che ha un culo magnifico e se lo sarebbe scopato, possiamo essere quattro scopamici e divertirci senza farci troppe paranoie e tu porti rancore per una cosa del genere? O sei innamorato di lui quindi la questione non è svuotarti le palle, ma di sentimenti, oppure vuoi rovinare tutto! Se si fosse trattato di una ragazza saremmo qui a fare a pugni, adesso, e invece abbiamo una fortuna che pochi altri possono dire di avere, va da lui altrimenti ci vado io!".Lamberto si alzò e venne da me, io stavo sul letto a pancia in giù e non reagii ne nel sentirlo aprire la porta ne nel sentirlo sedersi di fianco a me, mi mise una mano sul culo e mi disse: "scusa, ci siamo spinti troppo in la, Alberto ha ragione, non voglio perdere la nostra amicizia"."Mi hai distrutto il culo, ti rendi conto che mi hai rovinato il culo?" gli dissi con voce arrabbiata."Fa vedere" mi disse con voce calma e rassicurante, mi allargò le natiche, mi guardò poi mi fece alzare e mi portò in bagno, mi fece entrare nella doccia, staccò il tubo dalla cornetta, aprì l'acqua tiepida e mi diresse il getto verso l'ano.Provai subito una sensazione di sollievo, poi spinse il tubo contro il mio orifizio e l'acqua iniziò ad entrarmi dentro, era piacevole, tolse il tubo dopo circa un paio di secondi e mi disse di chinarmi sulle gambe e lasciare uscire tutto."Va bene, ma voltati, mi vergogno" gli risposi."Di me? Ho infilato il mio cazzo nel tuo culo un sacco di volte e anche se non te l'ho mai detto è uscito marron tante di quelle volte che non hai idea, e adesso ti vergogni?"Sorrideva mentre lo diceva, non sembrava più arrabbiato con me.Mi chinai e lasciai uscire tutto come mi aveva detto, poi mi alzai in piedi e mi mise dentro nuovamente dell'acqua che nuovamente buttai fuori allo stesso modo, lo facemmo diverse volte, mi insaponò e mi lavò con cura dal bacino in giù, mi fece uscire dalla doccia e mi asciugò.Controllò che la porta del bagno fosse chiusa a chiave, mi fece appoggiare con la schiena al lavandino, si mise davanti a me, mi abbracciò e mi chiese sorridendo: "facciamo pace?""Certo!" risposi.Senza che me lo aspettassi mi baciò sulla bocca, non l'avevo mai baciato, gli avevo succhiato il cazzo, gli avevo dato il culo, ma un bacio mai.Fu tutto spontaneo, aprii la bocca e lasciai entrare la sua lingua, ricambiai con la mia, le nostre mani toccavano ovunque i nostri rispettivi corpi, misi una mano sul suo cazzo e sentii che era durissimo, così come il mio, smisi di baciarlo e gli dissi: "lo sai che non avrai il mio culo questa sera e probabilmente nemmeno domani, vero?""Non importa" disse, "ho un'altra idea"."Si inginocchiò davanti a me e mi prese in bocca il cazzo, "hey, che fai?" gli chiesi meravigliato."E' da tanto che ci penso, se ti va io e te da adesso avremo un altro segreto, non lo farei con nessun altro ma con te si, stasera se vorrai sarai tu a farmi il culo, intanto goditi questo pompino".Lo lasciai fare finché gli venni in bocca, gli feci i complimenti anche se in realtà non era molto bravo.Stavamo per uscire dal bagno e mi disse: "ricordati che fra me e te il maschio sono sempre io".Tornai verso il lavandino, mi ci appoggiai voltandogli le spalle e gli dissi: "vieni"."Non vorrai prenderlo di nuovo nel culo?" mi chiese meravigliato."No, infila il cazzo fra le mie cosce" gli risposi.Infilò il suo cazzo fra le mie cosce chiuse e la sua cappella spuntava davanti strofinando contro le mie palle, mi bagnai una mano con la saliva e ce la misi sotto, lasciando che si trastullasse in quel buco artificiale che ci eravamo appena inventati.Raggiunse l'orgasmo imbrattandomi tutta la mano e i coglioni, mi voltai indietro e mi baciò di nuovo, "sembra una figa" disse."Appunto, questa è la prova che tra me e te la femmina sono sempre io".