Marıka - la seduta dı pony rıdıng

MARIKA - LA SEDUTA DI PONY RIDINGCon Marika avevamo una ottima intesa sessuale, ad entrambi piaceva giocarespesso, era molto raro che uno dei due non ne avesse voglia...Uno dei nostri punti di forza era la fantasia e inventavamo continuamentecose nuove...tendenzialmente era lei a condurre il gioco, ma spesso ci scambiavamo i ruoli circa chi comandava e decideva sul da farsi....Quella notte avevo dormito pesantemente, anche troppo - evidentemente qualcosa aveva favorito il mio riposo - ...Al mio risveglio mi ritrovai con i polsi dietro la schiena agganciati traloro con le solite cinghie di cuoio borchiato che piacevano tanto a Marika, il solito plug nel culo con il quale spesso passavo la notte a secondadei desideri della Padroncina, la gabbietta sul cazzo che ne impediva l'erezione e la testa coperta da una maschera elastica che lasciava scoperta bocca e occhi...mi ritrovai sovrastato da Lei, in ginocchio accanto a me, indossava già un paio di guanti neri in latex al gomito, maschera integrale e reggiseno in cuoio con i capezzoli fuori...si avvicinò con la bocca al mio arnese imprigionato e cominciò a leccarlolentamente mentre palpeggiava sapientemente le palle, cominciò a inturgidirsi senza poter sfogare l'erezione...Marika naturalmente lo sapeva e lo faceva di proposito per indurre una erezione negata, la eccitava controllare e disporre del mio piacere come voleva.Quindi si sedette sul torace con le ginocchia accanto alla mia testa...la sua prugnetta era sopra la mia bocca, vidi le mani guantate aprirela fessura, sentivo il suo odore intenso ed eccitante, lo sapeva, il mio cazzo lottava per gonfiarsi fino a farmi male,..Completamente calata nella parte Marika mi intimò di leccare e darmi da fare con la lingua..."E non dimenticare di succhiare per bene il bottoncino come sai fare tu troia! Sai che mi piace e mi eccita molto"disse già ansimando...Feci meglio che potevo succhiadole avidamente il clito e assaporando con avidità i suoi umori mentre il cazzo gonfio nella gabbietta mi faceva male nel tentativo di esplodere...sentivo piccole goccioline di sperma farsi strada...Marika mi tocco e sentì le prime avvisaglie di piacere venire avanti, lentamente, quasi con rito, si girò e cominciò a leccare la punta del cazzo nella gabbietta, mi sentiva fremere, compiaciuta in quella sadica negazione della soddisfazione per affermare la sua forte capacità di dominio fisico e mentale su di me...Finalmente smise lasciando che mi riprendessi e mi disse di prepararmi in bagno come sapevo con particolare riguardo alla pulizia del canalerettale perché "ci" saremmo divertiti...Lei soprattutto, pensai eccitato.Mi slegò i polsi e tolse la gabbietta, raccogliendo sul palmo della mano quel poco di piacere che si riusciva ad estrarre ancora e me lo fece leccare con cura...Andai verso il bagno, mi feci piùlavaggi fino a che l'acqua non uscì pulita e mi asciugai con cura.Tornai nella stanza dove Marika si stava preparando...Aveva già indossato gli stivaloni-cheap con le fibbie, che allacciai io, agganciati alla grossacintura in cuoio con due file di piccole borchie e i ganci per appenderei minacciosi "attrezzi da lavoro" come bullwhip, dildo e frustini...Sopra aveva indossato un giubbottino aderente e lucido senza reggiseno con le due piccole cerniere lampo in posizione strategica...Mi fece indossare due ginocchiere...prese un paio di speroni con una lunga punta con una sferetta in fondo e me li fece allacciare ben saldi.Quindi mi infilò le mani in una sorta di guanti-zoccolo preparandomi per una seduta di pony riding, non lo avevamo mai fatto... ma prima..."Mettiti carponi sulla cavallina con le mani e le ginocchia appoggiate sulle pedane e aspetta" mi disse con un tono che non ammetteva repliche. Le piaceva molto tenermi in quella situazione di attesa che più era lunga e più la eccitava nel sapermi in tensione...Si avvicinò e mi allacciò due cinte di fissaggio ben tese sopra la schiena, ugualmente in corrispondenza delle ginocchia e sulle caviglie,i polsi tirati da due moschettoni agganciati alla cavallina. Venne davanti a me e cominciò ad indossare i lunghi guanti neri lucidi con mosse lente e rituali...quando li indossava in quel modo era il preludio di una seduta di fisting...a me non piaceva molto ma alla Domina si...era una delle massime espressioni della sua dominazione.Indossò i guanti con cura facendoli aderire bene in mezzo alle dita, li tirò con cura al gomito e cominciò ad ungerli...prese il lubrificante e si portò dietro di me, sentii scorrere prima l'oliodalla schiena al solco delle natiche, poi la cannula della grossa siringa entrarmi dentro e scaricare il suo contenuto nel mio buchetto...Marika bagnò le dita nel barattolo della crema, cominciò a spennellare lo spacco di lubrificante e puntò l'indice sul buchino, lo spinse dolcemente fino in fondo, stantuffò un pochino e ne infilò due, ancora facilmente...poi tre...infine quattro con la mano a becco di paperacon il pollice dentro, ma lo sfintere non era ancora dilatato al punto giusto, stantuffò ancora un po' ma la mano ancora non entrava nonostante la preparazione. Marika cominciò a strofinarmi la schiena, come ad accarezzare il suo cagnolino, intuii che era il preludio dell'assalto finale, di li a poco mi trapassò l'anello, ebbi un gemito di dolorequasi subito sfumato verso il piacere, la mano era dentro fino al polso,la Padrona roteava e stantuffava dolcemente, sentivo la mano aprirsi e chiudersi a pugno dentro al retto, scivolare avanti e dietro liscia grazie all'abbondante lubrificante, era una sensazione sconvolgente,sentivo anche Marika vibrare di eccitazione in uno stato di piacereparticolarmente intenso mentre mi praticava quel fisting dal forte sapore di sottomissione totale.Sentire la sua mano dentro, oltre che psicologicamente, mi dava un grandepiacere fisico che culminò, grazie ai sapienti movimenti di Marika, in un orgasmo sconvolgente...La mia Padrona rimase ancora dentro di me ferma, poi la sentii serrare lentamente il pugno con forza e cominciòad uscire, tirava sempre di più fino ad uscire con un rumore oscenotrapassandomi dolorosamente l'anello..."Bene, vedo che ti è piaciuto, hai il buco ancora bene aperto come siconviene ad un bravo pussy-boy" disse mentre si puliva con cura i guanti del fisting.Mi liberò dalle cinghie e potei scendere, mi fece mettere carponie mi intimò di avvicinarmi per infilarmi nel culo un sostanzioso plugcon la coda da cavallo. Poi mi fece pulire per bene il pavimento dal mio piacere fortunatamente in modo normale con della carta. "Ti piacciono molto i miei stivali, vero? Non mi sembrano molto pulitiperò..." e si avvicinò a me, capii e cominciai a leccarli con grande curaognuno fino a metà polpaccio con un riguardo speciale agli speroni, finché non mi ordinò di smettere.Prese una sorta di sella che mi appoggiò sopra la schiena e imbragò saldamente sotto la pancia con due cinghie, nella parte posteriore due staffe imbottite e sopra l'asta di un grosso fallo abbondantementenervato nero e lucido, applicato inclinato verso dietro in posizioneadatta, mi applicò una maschera con i paraocchi e un grosso morso agganciato dietro la nuca con le briglie.Ormai tutto era pronto la Domina si accomodò sulla sella infilandosi con cura l'asta nella vagina e appese le caviglie nelle staffe in modo che tutto il suo peso fosse tutto sopra di me, impugnò il frustino e, e briglie alla mano iniziò il suo giro...i colpi di frustino,assieme a quelli degli speroni, davano il ritmo a quella cavalcata cheprocedeva mentre Lei si muoveva facendo forza sulle staffe e impalandosi a fondo ancheggiando ad ogni mio passo.Quel giro durò a lungo e Marika ebbe più di un orgasmo come testimoniato dai forti gemiti di piacere emessi ripetutamente.Finalmente, dopo un tempo che mi sembrò interminabile, mi disse di fermarmi. Scese sfilandosi l'asta da dentro e mi tolse i guanti a zoccolo.Poi si abbandonò sulla poltrona...Mi ordinò di togliermi tutta l'attrezzatura di dosso compreso il plug -meno male- e di pulire e mettere a posto il tutto, cosa che feci abbastanza rapidamente.Pensavo di essere alla conclusione di quella giornata intensa, ma mi sbagliavo...Marika stancamente seduta sulla poltrona mi ordinò di prendere nell'armadietto il DOC da 25 assieme all'imbracatura con il doppiofallo interno...i guai per il mio culetto non erano ancora finiti...Il DOC, così detto dal nome del produttore, era un bel fallo nero cavocon una bella parte anteriore abbastanza massiccia, che si poteva applicare all'imbracatura con un grosso anello metallico in acciaioche gli conferiva un'aria decisamente minacciosa.Eseguii l'ordine, presi ciò che mi era stato detto e lo portai allaPadrona...si alzò lentamente dalla poltrona e mi disse di aiutarlaad infilarsi i due falli interni nell'imbracatura, bordata di strisce di cuoio borchiato e con due grosse fibbie laterali per essere saldamente agganciata...sapeva che questa operazione mi piaceva e mi eccitava moltissimo. Marika allargò le cosce e mise un piede su un banchetto per accogliere meglio i due penetratori dentro di se. Cosparsi entrambi i falli con abbondate crema e li infilai delicatamente della vagina e nell'ano. "Oggi sei stato molto bravo durante la sessione di pony riding" mi disse mentre allacciavo con cura e devozione quello stupendo strapon ben saldo sul suo fisico un po'minuto ma tonico e ben proporzionato, "Per questo ho deciso di darti un premio" aggiunsesenza ironia. Per lei una seduta di straponing era un favore concesso dalla Padrona al suo sottomesso, un piacere per lo schiavo, e quandoaccadeva dovevo sentirmi gratificato... Altre volte avevo provato il DOC, e non era mai stata una passeggiata...All'inizio faceva sempre un po' male, ma quasi subito diventava piacere, sia fisico che mentale...naturalmente anche la Domina aveva la sua parte di piacere, psicologico per la conduzione del gioco e l'autoritàesercitata e fisico per la stimolazione delle sue zone intime...Mi fece indossare una gabbia sul torace costituita da stisce dicuoio borchiato e anelli in acciaio con un grosso collare da slave ed un cinturone che completava in vita quella imbragatura."Adesso sdraiati sul bench-fucking con le gambe larghe appoggiate sui supporti e aspettami", intimò. Eseguii e mi stesi sulla schiena.Potevo vedere Marika passeggiare nella stanza, sentivo i suoi passirisuonare nel silenzio mentre batteva ritmicamente il frustino sulpalmo della mano stringendolo ad ogni colpo. Il frustino, insieme allagrossa e minacciosa bullwhip appesa alla cintura e al resto dell'abbigliamento, le davano un'aria da inflessibile Dominatrice...Vederla così mi eccitava moltissimo e l'unico mio desiderio era cherivolgesse a me le sue attenzioni in qualunque modo...Girò ancora un po' per la stanza lasciandomi in una attesa carica ditensione, finalmente si avvicinò, comincio a spalmare il lubrificante intorno al buchino, saggiò l'ingresso con un dito, poi due quindipoggiò il DOC ben lubrificato e lo impugnò saldamente cominciando a spingere, sempre di più finché entrò senza far troppo male...cominciò a fare su e giù dolcemente, di tanto in tanto accennava a masturbarmi, mi infilava la mano guantata e unta in bocca forzandola,sentivo il suo respiro farsi più intenso, la pompata diventarepiù veloce, mi afferrò sul cinturone per aiutarsi nella penetrazione, mi teneva tirandomi a se con forza, ad ogni affondo sentivo i testicoli del DOC battere con forza sulle mie natiche, sempre più veloce mentre arrivava un orgasmo particolarmente intenso per Marika, anche io, sollecitato, spruzzai il mio piacere mentre la Padroncina mi segava con foga...Raccolse il mio seme sul guanto che mi fece ripulire con la lingua e si fermò."Basta così per oggi!" disse seccamente, usci dal mio didietro e se ne andò finalmente appagata, sentivo i suoi passi risuonare nella stanza mentre si allontanava.Per oggi era finita, stavolta sul serio...